DOPO SETTECENTO ANNI DANTE MANTIENE SEMPRE IL SUO FASCINO

Ci vogliamo chiedere come mai, dopo settecento anni di letture e commenti innumerevoli e disparati, Dante presenta ancora oggi, ai nostri occhi di uomini tecnologici e digitalizzati, un fascino invincibile e inesausto?

In fondo, si tratta di un’opera spesso di difficile decifrazione, in quanto scritta in una lingua antiquata, inoltre zeppa di problemi d’interpretazione, ancor oggi irrisolti (le famose croci dantesche). Malgrado ciò è rimasta per secoli un riferimento culturale fisso, anche per quelle istituzioni che un tempo la condannavano e la volevano addirittura bruciare, come la Chiesa. È dunque evidente che alla base della sua costante popolarità vi è probabilmente una forza misteriosa nascosta, ancora valida e operante.

A mio avviso il fascino imperituro di Dante è legato, oltre che alle sue indiscusse capacità artistiche anche a qualcosa d’altro, in parte non ancora ben decifrato. Una delle cause è il concentrarsi di numerosi archetipi nella sua figura. Intendo per archetipi quella immagini primordiali contenuta nell’inconscio collettivo, derivate dalle esperienze collettive della specie umana e che costituiscono gli elementi simbolici delle favole, delle leggende e dei sogni.

In Dante troviamo l’archetipo dell’amore infelice per una donna che si è perduta per sempre, quello dell’innocente ingiustamente condannato, quello dell’esule errante lontano dalla patria, quello del ribelle contro i  tiranni e gli oppressori, quello dell’uomo che non si arrende e che combatte per i suoi ideali, per l’uomo tenace che cerca la perfezione nella sua opera, del profeta che indica una strada di liberazione all’umanità intera.

Pochi uomini, come Dante, hanno concentrato nella propria figura così tanti archetipi e così forti. Questa è la causa che produce interesse inesausto per lui e la sua Opera. Ma c’è qualcosa di più. Un segreto che affiora ogni tanto tra i suoi versi, un che di non detto, di non definito ma che il lettore percepisce e che sfugge costantemente alla sua ricerca nella lettura.

Ecco, il mio ultimo libro L’EROS SEGRETO DI DANTE, vuole aiutare il lettore ad afferrare questo messaggio e a chiarire il ragionamento segreto, mostrato ma non espresso nei versi che egli sottopone all’attenzione del lettore che sta alla base  del suo lavoro che egli offre al lettore.

[Renato Ariano, autore del libro “L’Eros segreto di Dante]

Taggato con: , , , , ,
Pubblicato in Libro