
Occorrerebbe sempre tener presente che la Commedia è una mirabile visione. Quindi è come un sogno. Come questo va analizzata e interpretata, non tanto con la razionalità quanto con l’intuizione. Per questo Dante, nella Commedia, utilizza la poesia e non la prosa, che impiega invece nel Convivio. La poesia è lo strumento più idoneo per trasmettere il rumore di fondo delle energie e degli archetipi che si agitano nell’inconscio collettivo. È anche pur vero che le pulsioni più profonde, come quelle sessuali, che proprio laggiù risiedono, talvolta possono emergere a sorpresa, violando i confini dell’autocensura dell’autore.